TATARUSANU: VOTO 6. Grande intervento su Bastos dopo una manciata di minuti, poco da fare sul gol di Keita. Si ripete nella ripresa sul tira ravvicinato di Kishna.
TOMOVIC: VOTO 5.5. Contro Keita il compito non è facile ma cerca con l’esperienza di contrastarlo. Rimane in campo nonostante un forte colpo al volto ma nel finale di tempo provoca il rigore (probabilmente eccessiva la decisione di Irrati) del 2-0.
CRISTOFORO: VOTO 6. Entra al 1’st al posto di Tomovic. Appena entrato conquista il calcio di rigore.
DE MAIO: VOTO 6. Dal primo minuto al posto dell’indisponibile Gonzalo Rodriguez. Gara tutto sommato sufficiente e soddisfacente.
ASTORI: VOTO 5.5. Contro immobile e Anderson la serata è piena d’insidie ma riesce nel compito da svolgere. Nel finale sbaglia sotto porta della Lazio.
MAXI OLIVERA: VOTO 6. Preferito a Milic per avere una spinta maggiore sulla fascia. Ci riesce anche se i suoi cross spesso finiscono nella rete difensiva laziale.
SANCHEZ: VOTO 6. Al posto dello squalificato Badelj, a centrocampo lotta, combatte. Nella ripresa, con l’ingresso di Cristoforo, Sousa lo posiziona nella difesa a tre come centrodestra.
VECINO: VOTO 6. Tanta corsa e dinamismo, purtroppo davanti al centrocampo della Lazio, nella ripresa meglio con l’ingresso di Cristoforo.
TELLO: VOTO 4.5. Torna titolare nello stadio che lo ha visto protagonista lo scorso anno ma è solo un ricordo. Sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare, mai utile e concreto, incredibilmente consegna a Milinkovic Savic il pallone che poi si trasformerà in calcio di rigore e quindi il 2-0 per la Lazio.
CHIESA: VOTO S.V.. Entra al 36’st al posto di Tello.
ILICIC: VOTO 4.5. Nella prima parte del primo tempo viene cercato spesso dai compagni ma lui è molle, inconcludente. A inizio secondo tempo sbaglia il calcio di rigore che poteva riaprire la partita.
ZARATE: VOTO 6. Entra al 14’st al posto di Ilicic e cinque minuti dopo mette dentro un pallone di Tello.
BERNARDESCHI: VOTO 6. Suo, con un colpo di testa, l’unico tiro in porta della Fiorentina nel primo tempo. La volontà non manca, ci prova anche se commette alcuni errori, forse per troppa generosità.
KALINIC: VOTO 5. In novanta minuti nemmeno una palla gol giocabile.
ALL.: PAULO SOUSA VOTO 5.5 Dopo Borja Valero, Badelj, Salcedo, all’ultimo deve fare a meno anche di Gonzalo Rodriguez. Si gioca la carta De Maio, ma la Fiorentina soffre ugualmente gioco e pressing della Lazio. Durante la gara perde anche Tomovic. Nel secondo tempo aggiusta la squadra, passa a un centrocampo a tre e la squadra gioca, sbaglia un rigore, riapre la gara con Zarate merita almeno il pareggio, invece arriva il 3-1 finale.
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TARUSANU 5: Un buon intervento su Bastos a inizio gara, avrebbe potuto fare di più sul gol di Radu che chiude la partita. Alterna buone cose ad un senso diffuso di insicurezza di cui il reparto arretrato risente.
TOMOVIC 5: La fascia di capitano non lo galvanizza. Lento ad accorciare su Keita che realizza il vantaggio per la Lazio, mette la firma anche sul raddoppio biancoceleste atterrando Milinkovic. In mezzo anche un cartellino giallo per un fallo su Keita. Serataccia che si conclude al 45′ per i postumi di uno scontro con Immobile.
Dal 45′ CRISTOFORO 6: Abile a guadagnare un rigore appena entrato costringendo Biglia al fallo in area.
DE MAIO 6: Seconda da titolare in campionato in una serata di affanno generale. Esce a vuoto un paio di volte in apertura sbagliando il tempo ma migliora col passare dei minuti. Penalizzato dal contesto, riesce a fare ciò che deve.
ASTORI 5,5: Designato per far partire l’azione da dietro, genera un paio di azioni positive ma non è sempre preciso al momento di coprire. Riceve un giallo nel finale di gara.
OLIVERA 5,5: Spinge poco nella prima frazione di gioco e anche i cross non sono impeccabili. Nella ripresa gioca qualche metro più avanti ed ha più spazio ma il difetto del primo tempo non viene corretto. Anche lui finisce sulla lista dei cattivi di Irrati.
SANCHEZ 5,5: Il ricciolino energico e tutto polmoni di inizio stagione è un lontano ricordo. Perde qualche pallone e poi viene dirottato a fare l’interno della difesa a tre. Nel finale realizza un gol di mano che viene giustamente annullato.
VECINO 6: Vive un momento personale positivo ma risente delle difficoltà generali che lo circondano. Là in mezzo fa tanto lavoro sporco com’è abituato a fare. Si propone quando ha spazio e cerca la conclusione ma non trova la potenza giusta.
TELLO 5: Un po’ c’è e un po’ non c’è. Però più spesso non c’è. Complice nel gol di Zarate che riapre la gara ma non trova mai la continuità nella partita.
Dall’80’ CHIESA S.V.: Troppo poco tempo per incidere sull’incontro.
ILICIC 5,5: Svaria sul fronte offensivo in cerca di varchi da calcare e del giusto guizzo che però non arriva. Ha tra i piedi il jolly del rigore per riaprire la partita ma Marchetti intuisce e respinge. Non incide.
Dal 58′ ZARATE 6,5: Al posto giusto al momento giusto. Riapre l’incontro e toccandosi l’orecchio sbeffeggia il pubblico dell’Olimpico che lo fischia fin dall’ingresso in campo. Il suo ingresso dà nuova linfa.
BERNARDESCHI 6,5: Nel primo tempo è l’unico che prova a rendersi pericoloso: prima con un tiro da lontano e poi con un colpo di testa ma Marchetti c’è. Inizia il secondo tempo con la fascia di capitano e trascina i suoi che sulla lunga distanza reagiscono.
KALINIC 5,5: Un uomo solo e nemmeno troppo al comando poiché i compagni non lo cercano. Deve lottare essenzialmente da solo contro la difesa avversaria. Nessuna occasione da ricordare.
SOUSA 5,5: Sceglie la squadra migliore che può al netto di squalifiche e infortuni dell’ultima ora come avviene a Gonzalo. Gli si può rimproverare di non aver trasmesso alla squadra il giusto spirito da dover mostrare in campo fin dal primo minuto. Come contro il Genoa, la Fiorentina sbaglia l’approccio alla partita. E la classifica comincia ad avere un non sapore. Ed è solo dicembre. Giovedì arriva il Napoli a Firenze.
fiorentinanews.com
Tatarusanu: 6 Bastos lo mette subito a dura prova e il rumeno risponde con una bella parata di piede. Poi deve capitolare su tiro ravvicinato di Keita e sul rigore di Biglia. Su entrambe le circostanze può poco. Da rivedere invece sulla rete di Radu.
Tomovic: 4,5 Chiude in ritardo sul taglio di Keita (ed è l’azione del primo gol). Prende un duro colpo alla testa…ma fa a tempo a rientrare in campo giusto per fare un fallo da rigore su Milinkovic-Savic. La sua gara, negativa, finisce in ospedale.
Cristoforo: 6 Col senno di poi viene tranquillamente da dire che poteva essere una scelta giusta coinvolgerlo fin dall’inizio. Guadagna un rigore vanificato da Ilicic.
De Maio: 6 Esordisce con due lisci pericolosi, ci mette un bel pezzetto prima di sistemarsi meglio e addirittura sfodera un grande intervento nel finale per bloccare Immobile. Cerca di fare il Gonzalo in impostazione (quello buono non quello dell’ultimo mese) e quasi ci riesce.
Astori: 5,5 20-25 di difficoltà anche per lui che pure è sempre stato uno dei più continui dietro.
Maxi Olivera: 5,5 Nella penuria del gioco visto nel primo tempo è l’uruguaiano a costruire qualcosa di interessante. La sua spinta tra l’altro costringe Felipe Anderson a giocare lontano dalla porta viola e a rientrare molto indietro. Anche nella ripresa prova a sfruttare l’autostrada che gli si presenta davanti non essendo però sempre efficace.
Sanchez: 5,5 Di lui bisogna apprezzare lo spirito di sacrificio e il fatto che riesca ad abbassarsi a fare il centrale in un momento molto difficile per la squadra che aveva perso quasi tutte le alternative dietro. Certo che non sia un grandissimo difensore lo si è visto in occasione della rete di Radu.
Vecino: 5,5 Segue l’andamento della Fiorentina, nel senso che ad un primo tempo al cloroformio, fa seguito una ripresa in crescendo di ritmo e di palloni giocati.
Tello: 4,5 Nessuna contestazione a prescindere, ma molte critiche a ragion veduta. In particolare il primo tempo è stato patetico. Nel secondo tempo almeno entra (male) nell’azione del gol. Poteva segnare benissimo, ha preferito passare una palla fuori misura verso Zarate. Fortuna ha voluto che un rimpallo sia stato decisivo per far sì che l’argentino scagliasse lo stesso la palla in rete.
Chiesa: SV.
Ilicic: 4,5 Quando non è in serata basta veramente pochissimo per vederlo. In questo è un giocatore veramente unico. Poi decide di completare l’opera sbagliando un altro rigore importantissimo.
Zarate: 6,5 Entra bene in partita, spinto dalla voglia di farsi vedere e per giocare contro la sua ex squadra (e contro il suo presidente Lotito, con il quale è successo di tutto in passato). Segna un gol, si muove molto e chiede sempre palla, insomma è molto attivo al contrario di Ilicic.
Bernardeschi: 6,5 Fallisce un’occasione importante nel primo tempo, ma è innegabile che è uno dei pochi ad avere idee e intraprendenza. Ottima la sua ripresa quando lotta, crea e scalda anche le mani di Marchetti.
Kalinic: 5 Servito poco e male, senza dubbio, ma anche lui fa veramente poco per non restare stritolato nella morsa dei centrali biancocelesti. firenzeviola.it
TATARUSANU – Dopo sette minuti si aiuta con i piedi per respingere il colpo di testa di Bastos. E' invece trafitto da due passi da Keita, e dagli undici metri da Biglia che sceglie la potenza. Blocca, invece, il tiro di Lulic in apertura di ripresa e quello di Kishna a dieci dalla fine. Alla fine si arrende al fendente di Radu sul quale poteva fare qualcosa di più, 5.
TOMOVIC – Radu lo sovrasta nella prima occasione della Lazio, si riscatta poco dopo chiudendo a dovere Keita che, però, sul gol lo lascia immobile. Resta a lungo a terra a qualche minuto dall'intervallo, ma subito dopo il rientro commette il rigore (discutibile) su Milinkovic Savic. Nell'intervallo finisce all'ospedale per accertamenti. Colpito duro, 5,5.
Dal 1'st CRISTOFORO – Entra e si procura il rigore che potrebbe riaprire la partita. Più in generale con il suo ingresso il centrocampo funziona meglio, 6.
DE MAIO – Anticipa a dovere Immobile in angolo dopo un quarto d'ora di gioco. Anche lui è sorpreso nell'azione del vantaggio laziale, ma almeno ci mette applicazione. E a un quarto d'ora dalla fine chiude ottimamente su Immobile. Risponde “presente” alla chiamata, 6.
ASTORI – Subito attento nel chiudere su Keita regalando il primo corner della gara, è meno sicuro nell'arco del primo tempo, mentre nella ripresa si riprende anche se rimediando l'ammonizione. Alti e bassi 5,5.
MAXI OLIVERA – Oltre alla sofferenza arretrata nei primi venti minuti anche qualche traversone interessante. Ammonito in avvio di secondo tempo dà segnali di crescita, 6.
SANCHEZ – Un paio di break importanti in avvio di gara e poco altro visto che, in contropiede, la Fiorentina raramente riesce a ripartire. Dopo l'uscita di Tomovic arretra fino alla difesa, ma soprattutto prova la mano galeotta per cercare il pareggio rimediando, però, solo un giusto cartellino giallo. E nei minuti finali Radu lo svernicia sul gol. Travolto, 5.
VECINO – Scivola quanto basta per non riuscire a bloccare il pallone che arriva a Keita sul vantaggio laziale. A livello di costruzione, invece, si vede poco poco anche se ha il merito di liberare Tello nell'azione del gol di Zarate. Cresce alla lunga, 6.
TELLO – La solita confusione, con tanto di scarsissima copertura, nella prima mezz'ora di gioco. Ancora peggio nel finale di primo tempo con il pallone regalato che Milinkovic Savic trasforma nell'azione del rigore. Fortunatamente sul gol di Zarate il pallone resta sui piedi dell'argentino, altrimenti sprecherebbe una chance mostruosa. Disastroso, 5.
Dal 35'st CHIESA – S.v.
ILICIC – In avvio si fa apprezzare anche in copertura offensiva, ma alla lunga fa poco in attacco. Fa ancora meno dal dischetto facendosi parare il rigore da Marchetti. Dopo il secondo errore stagionale dagli undici metri viene sostituito in una serata assai buia, 5.
Dal 13'st ZARATE – Dopo un primo tentativo da fuori è al posto giusto nel momento giusto quando segna il gol che riapre la partita. Il suo ingresso regala una scossa positiva, 6,5.
BERNARDESCHI – Si libera bene dopo una decina di minuti concludendo con potenza ma troppo centrale. Ci riprova di testa sul finire di primo tempo e ancora dalla lunga distanza a metà secondo tempo impegnando severamente Marchetti. Finisce tra gli ammoniti per proteste, ma sembra più una dimostrazione di carattere che non stizza. Serata da leader, prestazione da capitano, 6,5.
KALINIC – Un unico pallone interessante nella prima mezz'ora, da Maxi Olivera, che non riesce a gestire, poi sono 45 minuti a rincorrere la palla buona che non arriva mai. Nonostante la squadra giochi meglio nella ripresa praticamente non si vede, 5,5.
SOUSA – La formazione è più incline alla “Versione standard” con la sorpresa dell'infortunio di Rodriguez che libera De Maio al centro della difesa. Tello vince il ballottaggio con Chiesa. Fin dalle prime battute è la Lazio a comandare la partita collezionando anche qualche palla gol importante, non è una sorpresa perciò che Keita porti in vantaggio i biancocelesti. Dopo una reazione assai flebile, senza grosse occasioni, Biglia su rigore raddoppia a poco dall'intervallo. A inizio secondo tempo deve rinunciare a Tomovic e passa al 3-4-3 inserendo Cristoforo. Proprio l'ex Siviglia si procurerebbe il rigore della speranza se non fosse che Ilicic se lo fa parare. E' allora il turno di Zarate per Ilicic e dopo poco l'argentino riesce a trovare il gol della speranza. A dieci dalla fine esce anche Tello per Chiesa, ma il tempo ormai è esaurito e soprattutto la Lazio trova ancora il gol nel finale. Ancora una volta i suoi pagano il dazio di un'ampia fetta di partita regalata agli avversari. Contando il primo tempo giocato male, e la conferma ostinata di Tello che non paga (oltre a far rientrare Tomovic colpito duro che di lì a poco causa il rigore) nemmeno stasera è del tutto esente da colpe, 5,5. Tuttomercatoweb.com
佛罗伦萨
Tatarusanu 5,5 - Bravo dopo pochi minuti a mettere il piede sulla zuccata di Bastos, meno bravo sul gol di Radu che chiude la contesa. Il diagonale era forte e indirizzato, ma l'intervento del portiere viola è parso piuttosto goffo.
Tomovic 4,5 - Partita veramente negativa del capitano di serata della Fiorentina. Sul primo gol il reparto che si muove in ritardo, fa sì che anche lui arrivi dopo, con la palla che gli passa sotto le gambe. Causa il rigore, prima di uscire all'intervallo per una colpo alla testa.
(dal 45' Cristoforo 6,5 - Neanche il tempo di entrare, e si guadagna subito il rigore che potrebbe riaprire i giochi. Potrebbe. Poi ci prova, anche se con meno fortuna.)
De Maio 6,5 - Torna in campo dopo diverse settimane di assenza, e non fa rimpiangere l'assenza di Gonzalo Rodriguez. Inizialmente sembra un po' in difficoltà, ma poi acquisisce sicurezza, tamponando bene le numerose iniziative ospiti.
Astori 6 - Preciso nell'impostazione, anche di testa sa farsi rispettare. Non eccelle in un reparto che, al netto dei tre gol subiti, comunque non ha sofferto in maniera così continuativa. Prestazione sufficiente quella del centrale di Sousa, tutto sommato.
Olivera 6,5 - Segnali di risveglio, dopo la brutta ultima uscita sul campo del Genoa. Sull'azione del primo gol parte in ritardo a chiudere su Felipe Anderson, però da lì in avanti è tutto un buttarsi in avanti sulla sinistra, mandando in paranoia anche un talento come Felipe Anderson.
Sanchez 6 - Il centrocampista colombiano fa tanta legna là nel mezzo, non togliendo mai il piede quando c'è da pestare. Nella ripresa viene spostato in un'inedita posizione di terzino destro, da lui comunque ricoperta dignitosamente. Segna, ma di mano: ammonito.
Vecino 5,5 - I primi quarantacinque minuti mostrano una versione del centrocampista uruguayano troppo timida, ma soprattutto molle sui contrasti ed incapace di rovesciare. Un po' meglio nella ripresa, dove prova anche a battere un paio di squilli verso Marchetti.
Tello 5 - Nel primo tempo è un oggetto non identificato, visto che tocca sì e no tre palloni. In uno di questi anzi nasce l'azione che causa il rigore per la Lazio, trasformato da Biglia. Entra nell'azione della rete di Zarate, anche se il suo tocco inizialmente era sbagliato. Male anche stasera.
(dall' 80' Chiesa s.v.)
Ilicic 4,5 - Serata da dimenticare per il fantasista sloveno. Nel primo tempo è piuttosto inesistente, ed anzi troppo testardo nei tentativi individuali, che non portano poi a nulla. E poi, dopo tre minuti di ripresa, cestina un rigore che poteva valere molto.
(dal 59' Zarate 7 - Ancora lui. Uno dei protagonisti delle maggiori polemiche cittadine, porta ancora la lancetta dalla sua parte, timbrando ancora una volta il tabellino. Non era un gol impossibile, ma andava fatto.)
Bernardeschi 6 - Il voto finale è una media tra il giocatore incapace di esprimersi, ed anche troppo solista, della prima frazione, ed il numero 10 a tutto tondo che si vede nella ripresa, dove è protagonista dell'assalto alla porta biancoceleste. Da trequartista la sua prova è cresciuta.
Kalinic 5 - Assente. Non batte mai verso la porta di Marchetti, bloccato dai marchingegni difensivi operati dalla truppa di Inzaghi. Né Sousa, né il suo centravanti, riescono a trovare le contromosse adatte per invertire la rotta.
拉齐奥:
Marchetti 7,5 - Se la Lazio ha conquistato quest'oggi i tre punti, molto lo deve anche al suo numero uno. Marchetti fa il gatto, distendendosi alla perfezione sul rigore di Ilicic, e volando anche in occasione di un gran tiro di Bernardeschi.
Bastos 6,5 - Va vicinissimo al vantaggio dopo pochi minuti, chiamando Tatarusanu alla risposta di piede. Molto guardingo in difesa, si lascia difficilmente sorprendere. Roccioso specialmente quando deve marcare Kalinic.
De Vrij 6 - Si occupa personalmente della patata bollente chiamata Kalinic, e lo fa piuttosto bene, rischiando anche poco in fase d'impostazione, nonostante il pressing furioso del croato. Un solo pericolo, quando rinvia addosso al centravanti viola, per sua fortuna senza conseguenze.
Radu 7 - Lo scatto da centometrista a supporto della ripartenza lanciata da Immobile all'ultimo minuto regolamentare è specchio di quanto ci senta il difensore rumeno per la maglia che indossa. In alcuni frangenti di gara si salva grazie alla sua scaltrezza.
Felipe Anderson 5,5 - Certamente, quella di stasera, non è stata la miglior prova del brasiliano da quando è arrivato in Italia. Il ruolo di tornante, e la spinta continua fornita da Olivera, lo costringono spesso a rincorrere, anche se è lui ad avviare l'azione del vantaggio. Si arrabbia quando Inzaghi lo chiama fuori.
(dal 78' Wallace s.v.)
Cataldi 6 - Molto bene nel primo tempo, nel quale amministra con lucidità quasi tutti i possessi dei biancocelesti, e rifinisce linee di passaggio interessanti. Ma nella ripresa, quando crescono i viola, lui si assenta dal campo, finché Inzaghi non lo chiama fuori.
(dall' 85' Murgia s.v.)
Biglia 6 - Ottimo il primo tempo, concluso con un rigore tirato forte e centrale. Ma passano pochi istanti dall'avvio del secondo tempo che causa il rigore sbagliato poi da Ilicic. Anche sul gol di Zarate non chiude bene. Mezzo punto in più per la freddezza nell'esecuzione, che Ilicic non ha avuto.
Milinkovic-Savic 7 - L'estate scorsa doveva passare alla Fiorentina, salvo poi fare un improvviso dietrofront, per passare alla Lazio. Da quel momento quando vede viola gli scatta il killer instinct, ed anche oggi è così: fa assist sul gol di Keita, e causa il rigore trasformato da Biglia.
Lulic 6 - Tantissime energie profuse sulla fascia sinistra, dove è l'uomo ovunque, come raccomandatogli dalle disposizioni di Inzaghi. Lui non eccelle in nessuna delle due fasi, ma si dà talmente tanto da fare che tutti se lo trovano di fronte appena hanno palla.
Keita 7 - Pericoloso ogni volta che prova ad allungare il passo, è lui ad aprire le danze al termine di una bella azione, nella quale sfrutta la sua rapidità per eludere l'intervento di Tomovic. Nella ripresa, prima di uscire, decide anche di vestire i panni del rifinitore, anche se i compagni non approfittano.
(dal 68' Kishna 6 - Prova a colpire nel finale, ma il suo sinistro è troppo strozzato per far male. Entra in una fase di difficoltà assoluta per la sua squadra, e fa quel che può.)
Immobile 6 - Sembra quasi ossessionato dalla mancanza di gol, ed anche stasera è poco freddo nel finalizzare. Nel primo tempo spara altissimo, nella ripresa è troppo defilato, ma tira comunque. Bene però nel finale, dato che porta su il contropiede del gol finale.