CEROFOLINI 7,5: i pericoli maggiori arrivano dai tentativi di Mallamo e Colpani, tutti neutralizzati con grande attenzione e reattività.
FERRARINI 7: un treno sulla fascia destra, che percorre in entrambi i sensi dando sempre uno sbocco alla manovra. Nel secondo tempo spreca una buona occasione, ma soprattutto si cala bene in fase difensiva, immolandosi su un tiro di Nivokazi diretto in rete.
HRISTOV 7: di fronte il velocissimo Latte Lath, che riesce a limitare non concedendogli la profondità e giocando spesso di anticipo.
PINTO 7: al rientro dopo tre turni di squalifica, mette tutto sul campo, giocando con concentrazione e personalità, rischiando più di un intervento, anche in area di rigore, che risulta decisivo per le sorti finali.
RANIERI 6,5: dalla sua parte l’Atalanta riesce a creare i pericoli maggiori con Kulusevski e Mallamo, per questo limita il raggio d’azione e le sgroppate in attacco. Cresce con il passare dei minuti, fornendo un’altra prova solida.
VALENCIC 6: fatica a trovare le geometrie giuste, soprattutto per il costante pressing a turno dei mediani atalantini. Poi, dopo il gol del vantaggio di Gori sale di intensità e alla fine conquista una sufficienza stiracchiata.
DIAKHATE 6,5: dei tre centrocampisti è forse che si cala meglio nella dinamica della gara fin da subito, gestendo discretamente i palloni che gli passano tra i piedi. Decisivo, anzi fondamentale il suo tocco da pochi passi per il raddoppio viola.
LAKTI 6: non trova la posizione giusta in mediana, corre tanto e di certo non difetta in generosità. Meno bene rispetto ad altre uscite, ma comunque centra la sufficienza.
MAGANJIC 5,5: si vede poco negli ultimi venti metri e quando dà segnali lo fa con troppa lentezza o imprecisione. Esce dopo 61′ minuti.
SOTTIL 7,5: Zortea gli concede colpevolmente sempre qualche metro di libertà e soprattutto nel primo tempolui ne approfitta per dare sfogo alla sua classe. Altro assist, un tiro respinto e un altro a lato, avvia l’azione del raddoppio.
GORI 7: in apertura pizzica la traversa in spaccata volante, poi insacca il suo 24° centro stagionale con un tocco ravvicinato. Tanto lavoro sporco e lotta solitaria, anche perché il supporto dei compagni di reparto cala con il passare dei minuti.
MELI 6,5: entra bene, giocando semplice negli ultimi venti metri e servendo l’assist per il prezioso raddoppio di Diakhatè.
FAYE sv