Dragowski: 6,5. “Facile fare parate quando ti tirano 15 volte in porta”, dicevano di lui ad Empoli. Nelle ultime partite è invece stato bravissimo a farsi trovare pronto sulle poche occasioni concesse dalla sua difesa. Ottimo su Suso al 23′, poi sicuro centralmente su Calhanoglu e bravo sul tiro-cross di Suso nella ripresa. Non perfetto in alcune uscite, ma efficace. Anche stavolta però la sua porta non rimane inviolata, ma non può fare nulla sul diagonale di Leao.
Milenkovic: 6,5. Partenza non facilissima perché dalla sua parte va via Leao e in un’occasione affonda anche Calhanoglu, con il passare dei minuti però è più preciso. Ci mette i suoi centimetri sui palloni alti in area, è poi bravissimo nella ripresa nel break in zona offensiva su Calhanoglu che porta al gol di Castrovilli. Si fa però aggirare da Leao nel gol che rischia di riaprire la partita.
Pezzella: 6,5. Il capitano ancora bravo nel tenere a bada i centravanti avversari. Dopo Zapata, limita molto bene nei corpo a corpo Piatek, con il polacco che non tocca praticamente mai palla. Entra deciso anche quando Ribery sbaglia un alleggerimento in avvio ripresa, prendendosi un giallo per chiusura sullo stesso Piatek. Aveva aperto la sua partita con una grandiosa chiusura su Kessie, mentre nel finale viene saltato facile da Leao sul gol rossonero.
Caceres: 6,5. Dalla sua parte il Milan non sfonda praticamente mai. Gara attenta e solida, bella chiusura su Suso nel primo tempo. Rischia solo sul contatto con Piatek nel primo tempo.
Lirola: 6,5. Ancora in crescita il terzino spagnolo, che chiude bene nonostante dalla sua parte transitino spesso Leao e gli altri. Bravo a chiudere nel finale in uno contro uno su Krunic. In fase propositiva un ottimo spunto nel primo tempo quando Castrovilli non ci arriva, così come bello il tacco che manda al tiro Chiesa al 36′.
Pulgar: 7. Inizia perdendo un pallone pericoloso, però dopo pochi minuti recupera un gran pallone che porta ad un’occasione di Chiesa. Al 13′ è freddissimo ancora una volta dal dischetto (8 gol fatti su 9 in A), portando avanti i viola. Al 36′ un tiro che termina fuori, al 57′ un’altra conclusione da fuori ben respinta da Donnarumma. E la solita tanta sostanza in mezzo: la mediana viola stravince su quella rossonera.
Badelj: 7. Agevolato dalla pochezza in mezzo al campo del Milan, padroneggia smistando una quantità industriale di palloni in pochi tocchi. L’azione passa sempre dai suoi piedi, detta i tempi di gioco ed è fondamentale nella gestione di gara. Sempre lucido anche nello stretto e sotto pressione, bravo anche a chiudere su un paio di incursioni del Milan.
Castrovilli: 7,5. Al 28′ l’urlo di gioia viene strozzato dalla bandierina del guardalinee, al 66′ può invece esultare (con tanto di sketch con i compagni) per il suo primo gol in Serie A. A San Siro. Parte con un paio di ottime giocate, in fase di contenimento non è molto deciso sul tiro di Suso al 23′. Bravissimo però sulla tap in che porta al raddoppio viola, e indirizza il match. Si guadagna poi il rigore al 70′ con un dribbling dei suoi, ma Chiesa sbaglia dagli 11 metri. Con la superiorità numerica è poi prezioso nella gestione della palla.
Dal 79′ Benassi: sv. Tocca pochi palloni, si prende un giallo.
Dalbert: 6,5. Un paio di folate sulla sinistra, ultima scelta non sempre precisa. Ma la sua corsa è molto utile a dare equilibrio alla squadra. Una gara ordinata la sua, spesso reattivo dalla sua parte con buone coperture.
Ribery: 8. Franck si prende la standing ovation anche a San Siro. Applausi per lui sul gol, tutti in piedi anche sul cambio nel finale. Si presenta con una gran giocata per Chiesa dopo 10′, mentre due minuti più tardi nasconde il pallone in velocità in mezzo a Musacchio e Romagnoli per poco non segna, ma comunque Chiesa si guadagna il rigore un secondo dopo. Inizia la ripresa con un retropassaggio pericoloso su cui Pezzella è costretto a spendere il giallo, al 55′ fa espellere Musacchio e da lì la gara cambia. Stavolta aumenta il minutaggio, alla terza gara di fila. E nel finale non si risparmia, anzi: al 75′ dopo una bella giocata tira alto con palla deviata, due minuti più tardi trova il suo primo gol a San Siro con una grande sterzata in area e palla con freddezza in rete.
Dall’88’ Ghezzal: sv. Esordio con la Fiorentina, in pochi secondi avrebbe un pallone buono sulla trequarti dopo uscita azzardata di Donnarumma. Ma non riesce ad essere lucido e perde il contrasto.
Chiesa: 7. Sbaglia il rigore che potrebbe chiudere la partita in anticipo, ma a livello di prestazione Fede regala una grande prova a San Siro. Subito sfiora il gol con un tiro al volo al 10′, poi si guadagna al 12′ il rigore che sblocca la partita. Al 28′ serve l’assist per Castrovilli sul gol annullato al centrocampista, poi ci prova in diagonale poco dopo. Altro numero e tiro a lato prima di fine tempo. Nella ripresa altri strappi e giocate individuali, poi serve benissimo Ribery per il gol del 3-0.
Dall’83’ Boateng: sv. Pochi palloni toccati, più utile in fase difensiva che davanti.
All.: Montella: 7. Seconda vittoria di fila e prove di continuità. Quella continuità che Montella ha voluto dare al 3-5-2 con attacco leggero e agli interpreti, confermati nella terza gara in otto giorni. La squadra sta bene a livello fisico, sicuramente molto meglio del Milan. E anche di testa è più leggera. Commisso e il mondo viola chiedevano tempo, dopo cinque giornate si vede l’impronta di un allenatore che sta seguendo le proprie idee pur tenendo fuori gli attaccanti di ruolo. Trovando però in Chiesa-Ribery una coppia devastante per le difese avversarie. Resta la pecca del gol preso nel finale, ancora una minima apprensione negli ultimi minuti. Ma si prende una bella rivincita a San Siro.
violanews.com
DRAGOWSKI 6: Primo intervento al 23′ quando devia in angolo il tiro a giro di Suso. Poco impegnato, attento su Calhanoglu. Si inchina a Leao nel finale.
MILENKOVIC 6,5: Soffre un po’ contro Leao, ma fa valere la sua fisicità. Il 2-0 nasce da una sua pressione con recupero palla nella trequarti avversaria. Bravissimo. Un po’ meno quando si fa saltare da Leao sul 3-1.
PEZZELLA 7,5: Grande intervento in avvio per intercettare un pallone pericoloso. Il primo di una partita monumentale, annienta Piatek che non prende mai il pallone. Leone.
CACERES 7: Sempre aggressivo, ringhia su Suso e non molla mai un centimetro.
LIROLA 6,5: Tanta corsa, non altrettanta precisione. Ma accompagna sempre e si permette un colpo di tacco per chiudere un triangolo.
PULGAR 7: Freddissimo dal dischetto e fanno già 3 in stagione. Pericoloso anche con le conclusioni dalla distanza. In mezzo tanta legna.
BADELJ 7,5: Partita old style, intercetta un numero spaventoso di palloni. E gestisce da signore: una lezione omaggio al giovane Bennacer.
CASTROVILLI 7,5: Più avanzato, per contrastare Bennacer, partecipa meno del solito alla manovra. Timido al tiro nell’occasione del rigore, il primo gol glielo annullano, il secondo stende il Milan. E si guadagna un rigore con una bella giocata.
Dal 79′ BENASSI sv
DALBERT 7: Instancabile, difende e attacca. Bellissima scoperta.
CHIESA 7: Al 10′ va di potenza e mette in grossa difficoltà Donnarumma. Si guadagna il rigore con grande reattività. Sempre pericoloso, anche se a volte un po’ egoista. Sua la giocata che propizia il 2-0. Il rigore sbagliato (malamente) sciupa un po’ la prestazione, ma si fa perdonare con la grande giocata + assist a Ribery.
Dall’84’ BOATENG sv
RIBERY 8: Bel suggerimento per Chiesa in avvio, poi inventa lo Slalom Gigante che avvia l’azione del rigore. Giocata fantasmagorica. Nasconde il pallone a Musacchio che perde la testa e si fa espellere. Alla fine si prende il gol con un altro numero. E San Siro lo osanna come i veri campioni.
Dall’89’ GHEZZAL sv
MONTELLA 7,5: Alla prima da ex a San Siro, impartisce una lezione di calcio al Milan. Se i viola cercavano conferme, ne sono arrivate a profusione. Impressionante la padronanza del campo, al resto pensano quei due davanti. Merita un grande bravo.
fiorentinanews
Dragowski: 6,5 Suso sterza nel mezzo e spara il suo sinistro. Drago segue tutta l’azione con attenzione e riesce a smanacciare in angolo. Poi è bravo in almeno un paio di uscite.
Milenkovic: 6,5 Prezioso dietro e non è una novità, ma stavolta è bravo anche in uscita e impostazione. Il secondo gol della Fiorentina arriva proprio grazie da un suo break e ripartenza. Saltato netto da Leao nel finale nel gol subito dai viola.
Pezzella: 6,5 Per larghi tratti della gara è dominante a centro difesa. Anche lui però si fa saltare un po’ troppo agevolmente da Leao (stessa occasione, con slalom, del gol rossonero).
Caceres: 6,5 Su tenuta della posizione e tenuta anche difensiva c’è poco da dire. Rischia però tanto e anche inutilmente su Piatek in area con palla già persa dal Milan. Contatto che viene lasciato correre.
Lirola: 6,5 Preciso, puntuale, attento anche quando resta l’ultimo baluardo difensivo della squadra.
Pulgar: 7 Tre rigori battuti e tre gol. Dal dischetto più che un giocatore è finora una sentenza. Poi lavora e bene in interdizione.
Badelj: 7,5 Praticamente perfetto, un vero signore del centrocampo. Alla Scala del calcio si ritrova pienamente bloccando tutto e tutti, pressando e facendo girare la palla a dovere. Stavolta anche lui si merita tanti applausi.
Castrovilli: 7,5 Il fuorigioco di Chiesa cancella quello che sarebbe stato il suo primo gol in Serie A. Nel secondo tempo però la magia si compie definitivamente, quando il buon Gaetano raccoglie una respinta in mezzo all’area di Donnarumma e infila la palla in fondo al sacco. Non contento va a guadagnarsi anche un altro rigore (poi sbagliato da Chiesa).
Benassi: SV.
Dalbert: 6 Forse l’aria di San Siro lo blocca un po’. Non che sfiguri, ci mancherebbe altro c’è da dire che si prende meno iniziative rispetto alle ultime gare che ha giocato.
Chiesa: 7 Parte a mille all’ora, si guadagna una punizione dal limite, impegna Donnarumma e si fa stendere per il penalty del vantaggio. Il tutto in meno di 15 minuti. Ci mette il piede nell’azione del secondo gol e poi serve l’assist del 3-0. Al netto del rigore sbagliato e di qualche giocata forzatissima, un’ottima serata anche per lui.
Boateng: SV.
Ribery: 8 sua fantasia e la sua immaginazione e la sua tecnica non conoscono limiti e non hanno pause. Con un tocco morbido mette in area di rigore, pronto a concludere Chiesa al 10′. Dopo decide di fare tutto da solo e dribbla due giocatori in un millisecondo presentandosi davanti a Donnarumma. Gli calcia addosso, ma la Fiorentina poi guadagna rigore e la giocata precedente vale tranquillamente il prezzo del biglietto. La prima, vera, sbavatura del suo campionato arriva al 48′: un retropassaggio intercettato da Piatek sul quale Pezzella è costretto ad intervenire con vigore. Musacchio compie un attentato da assassino alla tibia del francese: tanto spavento per la Fiorentina e un rosso, meritato, per il milanista. Non contento di aver fatto tutto questo si inventa la perla del 3-0 che mette la parola fine ad una grande partita, una grande serata e un’altra, grande, prestazione.